lunedì 1 dicembre 2008

vaccino anti-aids entro 4 anni

Dalla scienza all'applicazione Le nuove frontiere della Medicina per debellare il contagio
L'annuncio: vaccino anti-aids entro 4 anni
Da noi torna il farmaco contro il cancro all'utero

Nel giorno del Nobel allo scopritore del virus che causa il cancro all'utero, buone notizie per lotta al tumore e qualche speranza in più per i malati di aids. Torna in Italia il vaccino per prevenire il cancro all'utero. Fra tre o quattro anni, invece, potrebbe arrivare una nuova efficace terapia per contrastare il virus dell'Hiv.

In Italia, tra i livelli essenziali di assistenza erogati dal Servizio Sanitario Nazionale, ricompare la vaccinazione gratuita contro il virus dell'Hpv, il papillomavirus scoperto dal tedesco Harald zur Hausen, responsabile del tumore al collo dell'utero. Nel mondo mezzo milione di donne ne sono colpite, e 250 mila muoiono. Otto su dieci vivono nei paesi in via di sviluppo. La conferma ufficiale arriva dal sottosegretario al welfare Ferruccio Fazio. «Abbiamo consegnato alle Regioni - ha spiegato - una bozza con lo schema dei nuovi Lea. Dentro c'è anche la vaccinazione contro l'Hpv, che riguarda centinaia di migliaia di ragazze. Non possiamo dire formalmente che è cosa fatta, perché le Regioni potrebbero dirmi di no. Ma mi auguro del contrario, e comunque c'è la volontà del Ministero di continuare a offrire ai cittadini questo fondamentale strumento di prevenzione». Buone notizie, come detto, anche sul fronte della lotta all'Aids nonostante la pausa di riflessione imposta recentemente dal National Insitutes of Health (Nih) statunitense alla ricerca sul vaccino. Ad annunciare una nuova speranza di terapia contro l'infezione da Hiv è proprio il premio Nobel per la Medicina 2008 Luc Montagnier: si tratta di «un vaccino terapeutico contro l'Aids», i cui primi risultati potrebbero essere pubblicati «entro 3-4 anni» se ci saranno i mezzi finanziari per portare avanti le ricerche sul prodotto.
«Al momento - ha spiegato Montagnier dalla Costa D'Avorio, ad Abidjan, dove ha ricevuto la notizia del premio Nobel al termine di un congresso internazionale sull'Aids organizzato dalla fondazione che porta il suo nome - le mie ricerche puntano a individuare dei trattamenti complementari che permettano di eradicare l'infezione da Hiv. L'obiettivo è permettere ai pazienti trattamenti farmacologici brevi e una guarigione finale, stimolando il loro sistema immunitario a controllare l'attacco virale. Secondo il ricercatore, un simile trattamento sarà «possibile grazie a un vaccino terapeutico, e non preventivo».
Il pensiero di Montagnier, carico di gioia per il Nobel ricevuto, è stato per le persone che convivono con il virus. Il ricercatore ha infatti voluto dedicare il premio «a tutti i malati di Aids». «Sono sempre accanto a loro - ha detto - e i ricercatori devono continuare a lavorare». Ma Montagnier, nello stesso tempo, è perfettamente consapevole che la strada della ricerca è ancora lunga: «Lo si vede qui in Africa, dove l'Aids c'è sempre e quindi la lotta continua», ha osservato. «Il mio lavoro di ricerca in questo momento - ha aggiunto - è trovare trattamenti complementari che permetteranno di eradicare l'infezione perché i pazienti vengano trattati in tempi brevi e possano in seguito guarire; ciò vuol dire che il loro sistema immunitario possa controllare l'infezione».
Entusiasta anche Francoise Barrè-Sinoussi, che ha collaborato con Montagnier all'isolamento del virus Hiv. È stata colta di sorpresa dalla notizia in Cambogia, dove si trovava per partecipare ai lavori dell'Agenzia nazionale di ricerche sull'Aids, Barrè-Sinoussi: «Ero lontana 100 miglia dall'aspettarmi questa notizia». Della scoperta premiata oggi con il Nobel ha detto: «Sapevamo che era importante, ma non misuravamo ancora l'ampiezza dell'epidemia così come la conosciamo oggi». Ma fin da allora era chiaro che quello era un momento chiave: «Esiste la mia vita prima 1983 e la mia vita dopo 1983», perché - ha concluso - «ho interamente dedicato la mia ricerca sul virus allo studio delle interazioni tra il virus e l'organismo umano e all'epidemia nei Paesi in via di sviluppo».
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07/10/2008

http://iltempo.ilsole24ore.com/2008/10/07/935890-annuncio_vaccino_anti_aids_entro_anni.shtml

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