sabato 29 agosto 2009

L'influenza suina arriverà in autunno. E colpirà un europeo su tre

Le previsioni dell'Ecdc e dell'OMS

L'influenza suina arriverà in autunno. E colpirà un europeo su tre
In calo i casi nell'emisfero australe, ora il virus si sposta verso nord. E l'Ue si prepara

© Matteo Clerici/NEWSFOOD.com - 29/08/2009



L'Europa deve essere pronta a reggere la seconda ondata d'influenza suina, poiché colpirà "inevitabilmente" all'inizio dell'autunno, "in anticipo rispetto all'influenza stagionale".

Questo il messaggio lanciato dal rapporto dell'Ecdc (Centro europeo prevenzione e controllo malattie) che fa il punto sul presente e sul probabile futuro del virus h1n1.

Secondo gli esperti, l'influenza A contagerà fino al 30% della popolazione, contro il 5%-10% dell'influenza stagionale.
Il testo individua anche gli elementi più vulnerabili: anche i bambini al di sotto di due anni, malati cronici e donne in gravidanza. Riguardo, gli esperti sottolineano come "Non sono stati pubblicati studi in proposito ma è degno di nota il fatto che in relazione all'ondata pandemica negli Stati Uniti il gruppo che ha mostrato il più alto tasso di ospedalizzazione è stato quello dei bambini con meno di due anni".

Anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità continua a controllare la pandemia.


Nell'ultimo bollettino, l'Oms ha riscontrano 2.185 ma, fa notare l'OMS, molti Paesi dell'emisfero meridionale hanno superato la fase calda: ora, il peggio si sta spostando verso Nord. Inoltre l'Oms sottolinea come il virus h1n1 non sia mutato. A riguardo l'Organizzazione sottolinea che "Non si rilevano segni che sia mutato in una forma più virulenta o letale. Sebbene possa causare sintomi molto severi o fatali anche nelle persone giovani e in buona salute, il numero complessivo di questi casi resta limitato".

In ogni caso, molti Stati europei sono già attivi sul fronte della prevenzione anti influenza A.


Il Governo della Gran Bretagna ha ricevuto le prime 200.000 dosi di vaccino, ed altre sono in viaggio verso altre zone del Vecchio Mondo. Le autorità di Londra, come quelle del resto del continente, stanno discutendo sull'opportunità di chiudere le scuole o, semplicemente, di informare meglio studenti ed insegnanti.

In Italia, il Ministero della Salute ha deciso che il piano vaccinazioni partirà dal 15 novembre. E i medici della Penisola stanno valutando il caso di 7 giovani italiani, tornati a Brindisi dopo una vacanza in Grecia e positivi all'influenza A. I ragazzi sono ora ricoverati in città e, secondo i sanitari che li hanno in cura, le loro condizioni non sono preoccupanti.

Matteo Clerici



http://www.newsfood.com/q/a59f0c54/linfluenza-suina-arrivera-in-autunno-e-colpira-un-europeo-su-tre/

martedì 4 agosto 2009

Romano: «Con la Ru486 aborto 10 volte più rischioso»

Romano: «Con la Ru486 aborto 10 volte più rischioso» / di Maria Lombardi

di Maria Lombardi
ROMA (1 agosto) - Contro la pillola abortiva c’è stato un attacco molto forte. Al di là dell’aspetto etico, quali sono le vostre critiche?
«Abbiamo delle serie perplessità sotto il profilo scientifico, procedurale, oltre che etico. Innanzitutto la pillola abortiva non può assolutamente essere considerata una semplificazione», spiega il professore Lucio Romano, ginecologo e copresidente dell’Associazione ”scienza e vita”.

Quali sono le perplessità scientifiche?
«In base ai dati di una vasta letteratura scientifica l’aborto chimico è 10 volte più rischioso di quello chirurgico, lo confermano anche recentissimi studi pubblicati su prestigiose riviste di settore. E’ stato evidenziato anche che c’è una difficoltà di monitorare le donne dopo l’assunzione del farmaco perché la maggior parte non si presenta ai controlli successivi. Senza contare poi che c’è una totale incompatibilità tra la pillola Ru486 e la legge sull’aborto».

In che cosa?
«L’articolo 8 della legge 194 prevede che l’interruzione di gravidanza avvenga all’interno dell’ospedale. E invece con la Ru486 accade che la donna, una volta assunto il farmaco, torni a casa e lì abortisca. Eppure ci sono due documenti del Consiglio superiore di Sanità, uno del marzo 2004 e un altro del dicembre 2005, che a proposito sono chiarissimi: l’aborto farmacologico ha una sicurezza equivalente a quello chirurgico solo a condizione che sia effettuato all’interno di un ospedale pubblico e che la donna resti ricoverata fino a interruzione di gravidanza avvenuta».

E invece cosa accade solitamente?
«Nella maggior parte dei casi, laddove la pillola è adottata, alla paziente viene somministrata la Ru 486 in day-hospital e poi l’espulsione dell’embrione avviene a casa a distanza di giorni. Nel 95-98% dei casi l’evento si verifica entro i 14 giorni. Impensabile che una paziente sia trattenuta in ospedale per un periodo così lungo. Ci dovranno essere dei protocolli che rendano la pillola abortiva compatibile con la legge 194. Comunque sia, con la Ru486 l’aborto è vissuto dalla paziente nella solitudine della sua casa, viene privatizzato e banalizzato. Si dimentica la complessità dell’evento, si trascurano le possibili reazioni emotive della donna che assiste all’espulsione. Inoltre l’aborto farmacologico va deciso entro il 49° giorno, non c’è tempo per ripensamenti».

Come vi opporrete alla decisione dell’Aifa?
«Ancora non lo sappiamo. Ci chiediamo però come mai non venga reso noto il parere del comitato scientifico dell’Aifa. Da quel che ne sappiamo nel corso del dibattito si è parlato molto della pericolosità della pillola».

http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=20503&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=

Come funziona la Ru486

31/7/2009 (13:23) - LA SCHEDA
Come funziona la Ru486
Ecco come funziona la Ru486, il farmaco che consente di interrompere la gravidanza senza sottoporsi ad intervento chirurgico, autorizzato ieri in Italia dal Cda dell’Aifa. È da premettere che ogni Paese in cui la pillola abortiva è commercializzata ha delle regole e delle scadenze precise: la Ru486 può infatti essere assunta entro un certo periodo di tempo, calcolato in settimane, che varia da nazione a nazione.

1) In Italia, accertato con un’ecografia che la gravidanza sia all’interno dell’utero e di un periodo inferiore a sette settimane, e completate le procedure della legge 194, il medico somministra il mifepristone. Questa molecola blocca i recettori del progesterone sulla mucosa e sulla muscolatura dell’utero, aumentandone l’eccitabilità e favorendo la dilatazione del collo. Nel 70% dei casi l’interruzione della gravidanza avviene entro le 4 ore dalla somministrazione del primo farmaco, nel restante 30% entro le 24 ore successive.

2) Trascorse 24-36 ore, viene somministrata una prostaglandina che induce contrazioni uterine ed espulsione dei tessuti embrionali. È prevista la permanenza della paziente per 3/4 ore in ospedale. Mel 70% dei casi l’espulsione del feto avviene entro le 4 ore. Il ricorso all’intervento chirurgico è necessario nel 2% dei casi.

3) Dopo circa 10/14 giorni la donna torna in ospedale per il controllo. L’Emea, nelle sue indicazioni, non prevede il ricovero.

http://www.lastampa.it:80/redazione/cmsSezioni/cronache/200907articoli/46024girata.asp

Oms: cancerogeni raggi Uv di lampade

» 2009-07-29 10:45
Oms: cancerogeni raggi Uv di lampade
Esposizione, prima di 30 anni, aumenta del 75% rischio melanoma
(ANSA) - ROMA, 29 LUG - I raggi ultravioletti delle lampade abbronzanti diventano ''cancerogeni''. Lo ha stabilito l'agenzia per la ricerca sul cancro dell'Oms. E' un gruppo di 20 esperti, provenienti da nove paesi, ad aver esaminato gli studi che hanno portato alla decisione di elevare il grado di rischio di lettini e cabine abbronzanti: ''Una ricerca ha stabilito che l'esposizione ai raggi UV artificiali, prima di 30 anni, aumenta del 75% il rischio di melanoma, la forma piu' aggressiva di cancro della pelle''.




http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/scienza/news/2009-07-29_129346722.html