martedì 2 dicembre 2008

Secco no allo spinello libero in Svizzera

Referendum, sì all'eroina di stato
Secco no allo spinello libero in Svizzera
No alla depenalizzazione della cannabis, ma un chiarissimo sì alla politica di distribuzione di eroina sotto controllo medico per i tossicomani più dipendenti. Chiamati alle urne in un referendum, gli svizzeri hanno anche detto no con il 58,6% al pensionamento anticipato flessibile senza riduzione della rendita. A sorpresa, e con appena il 51,9 % di voti a favore hanno invece accettato l'iniziativa per l'imprescrittibilità degli atti pedofili, promossa dall'associazione ''Marche blanche''
In una densa domenica di referendum, è senza esitazione che gli svizzeri hanno confermato la politica pragmatica sulla droga promossa dal governo da oltre un decennio e basata su numerose misure di prevenzione, riduzione dei danni, repressione e terapie, programmi di prescrizione di eroina inclusi: l'apposita legge federale sugli stupefacenti e sulle sostanze psicotrope è stata infatti approvata chiaramente con il 68 % di voti favorevoli in tutti i cantoni. Bocciata invece con più del 63% di voti contrari l'iniziativa popolare per la depenalizzazione della cannabis. Il testo chiedeva di depenalizzare il consumo e la coltivazione di canapa per uso personale, per lottare contro la criminalità legata al traffico, conferendo nel contempo alla Confederazione il compito di regolarne produzione, importazione, esportazione e commercio e di proteggere i giovani. Per gli osservatori, gli svizzeri hanno dato prova di pragmatismo approvando una legge sugli stupefacenti già collaudata e respingendo quel salto nel vuoto costituito dalla depenalizzazione degli spinelli. Una scelta probabilmente figlia dell'esperienza nazionale e dei traumatici ricordi delle "scene aperte" della droga di Zurigo, così come erano chiamati i luoghi di ritrovo degli eroinomani.
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