mercoledì 3 dicembre 2008

Su Google la mappa dei picchi di influenza

TECNOLOGIA & SCIENZA


Il motore di ricerca sostiene di potere prevedere con dieci giorni
di anticipo la formazione di un focolaio. Ma sarà vero?
Su Google la mappa
dei picchi di influenza
di VITTORIO ZAMBARDINO




Metti che siete negli Stati Uniti e vi preoccupa l'arrivo dell'infuenza, magari perché abitate in un posto a 100 chilometri dalla città o perché avete da lavorare. Ecco, non diciamo che basti cliccare sul Flu Tracker (il segui-influenza), non lo diciamo perché un click non è mai sufficiente per niente. Ma il Flu Tracker ci dice come stanno crescendo le ricerche con le parole relative alla sintomatologia del male di stagione, Non serve a niente? E mica tanto, lo strumento può essere utile al punto che ora l'azienda di Brin e Page l'ha messo, insieme ad una serie di elaborazioni piu raffinate, a disposizione delle autorità statali e federali.

In altre parole il motore di ricerca sostiene di poter prevedere i picchi della malattia anche 10 giorni prima rispetto a strutture specializzate, come i Centers for Diseases Control and Prevention (Cdc) americani.

La meraviglia è che qualcuno si meravigli dell'idea di Google. Che qualcuno addirittura si arrabbi, come hanno fatto i sostenitori delle più tradizionali metodiche di rilevazione: quella più usata garantisce risultati nel giro di giorni ed è fondata sul sistema di segnalazioni fornite da un campione significativo di medici dislocati sul territorio.

Le loro obiezioni sono state messe a tacere da un'osservazione elementare: Google Trends lavora in tempo reale. Ma in un paese che prende sul serio le statistiche e la previsione per il semplice motivo che l'influenza fa perdere milioni di giornate di lavoro e danneggia la salute collettiva e individuale, c'è posto per tutti. Visto che Google Trends è una meraviglia ma è molto lontana dall'essere perfetta.


Cosa misura Google Trends: è uno strumento dei google-labs che misura non le parole più ricercate in assoluto, ma quelle che subiscono i maggiori incrementi in un dato lasso di tempo. E - sfruttando altre funzionalità del motore - in una data area. Posso sapere se a Milano stanno cercando "febbre alta" e a che ora, in quali fasce orarie. Google Trends è solo uno dei modi del motore di trattare le parole, di capire cosa significano, dove vanno, cosa quelle ricerche ci stanno dicendo. E' perfetto, questo strumento?

No, non lo è, può essere anzi ingannato, come dimostrano molti colpi di goliardia tecnologica che si sono verificati nel corso degli anni (Google Trends è operativo dal 2004), ma il sistema diventa sempre più capace di riconoscere gli errori e sempre più raffinato.

C'è chi ha sollevato obiezioni relativamente alla privacy. Non c'è alcun dubbio che negli immensi data base del motore esistono le funzionalità giuste per sapere che vittorio zambardino alle 18,30 da Roma ha cercato le parole Flu Tracker. Ma, a parte il fatto che in questa occasione i dati vengono trattati come espressione di tendenze e di comportamenti collettivi, in questo caso il vantaggio sociale, e alla fine individuale, appare infinitamente superiore.

(12 novembre 2008)

http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/scienza_e_tecnologia/google-7/influenza/influenza.html

Nessun commento: