mercoledì 11 febbraio 2009

La dieta mediterranea fa bene anche al cervello



La dieta mediterranea fa bene anche al cervello

11 febbraio 2009 - 14.24 (Ultima Modifica: 11 febbraio 2009)

In questi giorni abbiamo pubblicato articoli in cui, secondo alcuni studi, emerge come gli italiani non ‘scoppiano' di salute, nonostante il nostro paese sia la patria della dieta mediterranea che, se venisse seguita, porterebbe grandi benefici in termini di salute soprattutto a livello di circolazione e nella prevenzione di diabete, colesterolo e malattie cardiovascolari. E in effetti un'ulteriore conferma di questa ipotesi viene da un nuovo studio americano, secondo il quale seguire un'alimentazione di tipo mediterraneo porta benefici non solo al cuore, ma anche al cervello.



La cosiddetta dieta mediterranea (e cioè un'alimentazione a base di pane, frutta, verdura, erbe aromatiche, cereali, olio d'oliva, pesce e vino, ovviamente in quantità moderate) diminuisce sensibilmente il rischio di accusare col tempo problemi cognitivi, addirittura "ostacolando un'eventuale insorgere del morbo di Alzheimer", come sostiene Nikolas Scarmeas, uno dei dottori che ha eseguito la ricerca scientifica. "I soggetti, inoltre - prosegue Scarmeas - che accusavano già problemi cognitivi hanno ridotto il rischio di vedere i loro problemi degenerare in Alzheimer, e questo grazie ad una oculata dieta mediterranea".



La ricerca è stata condotta su 1393 persone in buona salute e con nessun problema di cognizione, e poco meno di 500 individui che, al contrario, avevano lievi difficoltà di comprensione. Delle 1393 persone mentalmente sane, lo studio ha riscontrato che ben 275 hanno, 5 anni dopo, incontrato alcuni problemi di cognizione non presenti inizialmente. Ed effettivamente, la maggior parte di queste non seguiva una dieta di tipo mediterraneo: è stato calcolato che seguendo la dieta c'era il 28% di possibilità in meno di sviluppare problemi cognitivi.



Tra quelle che, inizialmente, avevano qualche problema è emerso che seguire una dieta mediterranea riduceva il rischio di progressione in Alzheimer del 48%.



http://www.romagnaoggi.it/cronaca/2009/2/11/115529/

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