RICERCA INGLESE
Una ricerca inglese dimostra che il comportamento antisociale dipende da un deficit di cortisolo
Aggressività, uso di droghe, bestemmie, furti, vandalismo. Comportamenti antisociali, ormai diffusi fra gli adolescenti, che le ultime ricerche scientifiche tendono a considerare più come problemi di salute che come atteggiamenti puramente criminali. In altre parole: queste forme di violenza sarebbero da attribuire a un’alterazione biochimica e, più nel dettaglio, alla presenza del sangue di bassi livelli di cortisolo, l’ormone della risposta allo stress. Lo affermano alcuni ricercatori dell’Università di Cambridge sulla rivista Biological Psychiatry. Di fronte a una situazione stressante, la secrezione di cortisolo nel sangue aumenta e l’ormone aiuta una persona a controllare le emozioni, soprattutto il temperamento e gli impulsi violenti, e la rende più cauta. Gli adolescenti più propensi a essere aggressivi nei confronti degli altri, sia verbalmente sia fisicamente, non hanno, invece, questo tipo di reazione ormonale. Il che starebbe a significare che il bullismo giovanile possa essere in qualche modo ricondotto a un disturbo di tipo organico.
RISPOSTA ALLO STRESS - I ricercatori hanno studiato un gruppo di studenti ai quali hanno prelevato, per alcuni giorni, campioni di saliva dove hanno misurato i livelli di cortisolo in condizioni normali, mentre cioè vivevano la loro normale vita quotidiana. Poi hanno esposto questi stessi ragazzi a situazioni stressanti che provocavano in loro un senso di frustrazione. E hanno misurato prima, durante e dopo, i livelli di cortisolo nella saliva. Mentre la maggioranza dei ragazzi mostrava un incremento dell’ormone, quelli invece che avevano alle spalle storie di comportamenti anti-sociali non mostravano la stessa reazione.
NUOVE TERAPIE - «Se riusciamo a capire che cosa sta alla base di questa mancata risposta – ha sottolineato Grame Fairchild coordinatore della ricerca – potremmo anche studiare nuove terapie per controllare problemi comportamentali severi o per aiutare persone ad alto rischio. Un trattamento per questo disordine offre l’opportunità di migliorare la vita sia di questi adolescenti, sia della comunità in cui vivono».
Adriana Bazzi
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http://www.corriere.it/salute/08_ottobre_01/bullismo_colpa_ormoni_bcd1e1c6-8fbe-11dd-83b2-00144f02aabc.shtml
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