Scoperto come cellule staminali cancro diventano immortali
Oncogeni aumentano la loro capacità riparazione danno genomico
postato 1 giorno fa da APCOM
Roma, 31 dic. (Apcom) - Gli scienziati del Campus Ifom-Ieo (Istituto Europeo di Oncologia) di Milano hanno scoperto come le cellule staminali del cancro diventano immortali e svelano, in una ricerca pubblicata domani su Nature, anche come eliminarle. Secondo i ricercatori, guidati da Pier Giuseppe Pelicci, Direttore Scientifico del Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell'Istituto Europeo di Oncologia e Professore di Patologia generale presso l'Università di Milano, sarebbero gli stessi oncogèni (i geni che innescano il processo tumorale) che impediscono alle staminali di invecchiare, e di diventare, mantenendo intatta la loro capacità di formare nuovo tessuto, tumorale, le vere responsabili dell'inguaribilità della malattia.
Questo risultato fornisce una rappresentazione nuova dei tumori. Essi sarebbero formati da rarissime cellule staminali - che proliferano poco - e da tante cellule "figlie" - che, invece, proliferano molto. Tutto questo, osservano i ricercatori, ha una grande implicazione per il trattamento dei tumori: mentre i farmaci attuali sono diretti contro le cellule tumorali "figlie", con questa scoperta, effettuata in collaborazione con l'Università degli Studi di Milano e l'Università degli Studi di Perugia, viene aperta una fase nuova della cura, mirata a colpire le cellule staminali "madri". Occorre, a questo punto, trovare le terapie che agiscano sulle staminali. Nuovi farmaci con questa funzione sono già in sperimentazione clinica sull'uomo: nei prossimi 5-10 anni potrebbero diventare disponibili, per alcune forme di tumore.
Gli scienziati sapevano già che, a differenza delle normali cellule staminali dei tessuti, che invecchiano e muoiono, le cellule staminali del cancro sono immortali e mantengono indefinitamente la loro capacità d'automantenersi e di generare cellule tumorali. Non erano, però, noti i meccanismi che permettono alle staminali del cancro di evadere il processo fisiologico dell'invecchiamento e della morte alimentando all'infinito il tumore.
Concentrandosi su questo problema il gruppo coordinato da Pelicci ha così scoperto che gli stessi geni responsabili (oncogèni) di uno specifico tipo di tumore - leucemia mieloide acuta - sono anche la causa diretta dell'immortalità delle cellule staminali. Questo effetto era del tutto inatteso, dicono gli scienziati, perché si sapeva che le cellule del nostro organismo si difendono dagli oncogèni attivando un processo d'invecchiamento precoce (senescenza) o addirittura di morte (apoptosi). Ma questa procedura di difesa, non si attiva nelle cellule staminali, che infatti, sopravvivono all'oncogène e non smettono di funzionare.
"Le normali cellule staminali dei nostri tessuti - spiega Andrea Viale, uno degli autori della scoperta - accumulano, nel tempo, danni a carico del loro genoma, smettono di funzionare e quindi muoiono. Nel caso delle staminali del cancro, sono gli oncogèni a renderle invece immortali aumentando le loro capacità di riparo del danno genomico. In questo modo le cellule staminali leucemiche non invecchiano e continuano ad alimentare, indefinitamente, la leucemia". Gli scienziati hanno scoperto che gli oncogèni facilitano il riparo del genoma (e quindi l'immortalità delle cellule staminali) provocando l'attivazione del gene p21, gene che, se presente, rallenta la proliferazione delle cellule staminali, lasciando loro più tempo per riparare il genoma danneggiato. In sostanza, le cellule staminali della leucemia non invecchiano perché proliferano poco. La prova della validità di questa osservazione è venuta quando Pelicci e colleghi hanno tolto il gene p21 dalle leucemie: private del gene le cellule staminali hanno cominciato a proliferare di più, accumulando danni al genoma e quindi a morire e, con loro, anche la leucemia!.
"La nostra scoperta - commenta Pelicci - definisce un metodo per eliminare le cellule staminali del cancro: bloccare i loro sistemi di riparazione del genoma. In questo modo, infatti, le cellule staminali del cancro accumuleranno danno genomico, invecchieranno e moriranno, come fanno normalmente le cellule staminali dei nostri tessuti. Nuovi farmaci che inibiscono il riparo del genoma stanno muovendo i primi passi della sperimentazione clinica nell'uomo. Sapremo nei prossimi 5-10 anni quanto saranno importanti nella cura dei tumori".
http://notizie.alice.it/notizie/scienze_e_tecnologie/2008/12_dicembre/31/scoperto_come_cellule_staminali_cancro_diventano_immortali,17409701.html
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